di Roberta Cazzola

 

Sono pronta

lascio andare ciò che non voglio più mi appartenga

dolore rancore sofferenza cicatrici…

Sono pronta, anche se spaventata

consapevole e libera nella mia scelta

Sono pronta, voglio morire per rinascere nell’amore

Per le popolazioni tribali il rito-rituale è una cerimonia dal profondo significato socio-culturale religioso. Molte etnie, tribù, utilizzano i riti per segnare importanti transizioni nella vita di una persona, come la nascita, la pubertà, il matrimonio e la morte, inclusi particolari momenti di passaggio da uno stato all’altro delle varie stagioni della vita, momenti spesso ardui che la nostra anima sta sperimentando.  

La vita è un continuo movimento in mutamento…

 

 Questa prospettiva ci porta alla consapevolezza che siamo costantemente coinvolti in un viaggio pieno di cambiamenti, che ci inducono ad attraversare una serie di sfide ed esperienze. Un vissuto traumatico, salite, cadute, successi e insuccessi, evoluzioni e rivoluzioni, tutto ciò riflette la complessità e la natura dinamica dell'esperienza umana.

Il movimento della vita, le ferite dell'anima, sono concetti profondi che spesso si intrecciano e si mescolano nella nostra esperienza umana. Il "movimento della vita" è il costante fluire dell'esistenza, con i suoi alti e bassi, è l’insieme delle esperienze gioiose e dolorose che attraversiamo nel corso del tempo, è il viaggio che facciamo attraverso le varie fasi e avvenimenti della nostra esistenza, questo è ciò che veramente siamo…

I riti di guarigione servono a facilitare un processo più profondo e a creare un contesto emotivo e spirituale che favorisce una vita piena, libera, nell’amore

La visione della Morte nella spiritualità indigena è spesso caratterizzata da credenze e pratiche che riflettono una profonda connessione con la natura e con gli antenati, da dove veramente veniamo, è il ciclo della vita. Tutto fa parte di questo ciclo chiamato “Ciclo Naturale della Vita e Morte” e molte culture indigene vedono la Morte come parte integrante del ciclo naturale della vita, un movimento verso un nuovo inizio.  Tutto nell'universo è interconnesso e la Morte è un passaggio da una forma di esistenza all'altra.

Il rito di Morte e Rinascita ti permette di avere la forza di tagliare con il passato con tutto ciò che non ci permette di vivere nella gioia e nell’amore ma causa ferite, afflizione, angoscia

Dobbiamo avere il coraggio di morire…

Il dolore ci fortifica, la Morte ci distrugge, ma se vogliamo ci libera totalmente dal dolore e nello sciamanismo non per forza la Morte è intesa come fine dell’esista, ma è un nuovo ciclo che si apre, un ritornare alla terra, ritornare consapevolmente liberi e figli della grande madre, da dove veramente veniamo. Una visione della Morte come trasformazione.  

Per alcune tradizioni native la Morte è vista come una forma di profonda metamorfosi e profonda liberazione spirituale. La separazione tra il corpo fisico e lo spirito è considerata un momento di crescita e di transizione verso un'altra fase dell'esistenza.

Scegliere di morire è attivare un profondo processo di trasformazione e guarigione interiore, emotiva e fisica. Scegliere il falco (aprire una chiara visione) o scegliere il serpente (cambiare la pelle) lasciare vecchi schemi, legami, nodi, modi di agire, vedere, guardare e guarire le profonde cicatrici dell’anima

Avere la forza di lasciare andare il passato, sperimentare la fine e l’inizio, il coraggio e la forza del rinnovamento

Questo intenso rito ci porta una forza rinnovata, una energia pura, un nuovo vigore pieno di virtuoso amore. E’ avvolgere in una morbida candida coperta e prendere in braccio la nostra parte più pura il nostro bambino interiore.  E’ sentire la spinta al cambiamento, una spinta a chiudere gli occhi e scegliere una nuova visione di noi stessi e sentire dentro la nostra energia pulsante

asfodeloUna vera e propria Rinascita consapevoli che la strada la tracciamo noi e possiamo fare i primi passi verso noi stessi a cuore aperto

Il termine “la vita continua” è andare oltre il terreno e la temporalità, dovremo avere una visione più universale, la terra è parte dell’universo, e l’uomo parte della terra

La morte è parte indissolubile della vita a volte da un senso alla vita e la vita senza morte non sarebbe umana e neanche universale

Fra inizio e fine non c’è stacco, differenza, confine…

Questo prezioso Rito di Morte e Rinascita viene offerto da uno/a sciamano/a esperto dopo aver sperimentato più volte ed appreso su sé stesso tale forza.

Ci voglio anni di addestramento per poter essere pronti a compiere questo rituale, personalmente mi sento un’apprendista ashamanka con oltre 20 anni di esperienza

Ho ricevuto la prima volta il Rito di Morte e Rinascita di provenienza Ojibwa in Brasile da 6 indios del popolo Fulni-ô e Carlos Sauer, che contemporaneamente mi permisero e offrirono questa esperienza attivandomi e trasmettendomi il prezioso rituale, poi mi dissero:”ecco ora sei pronta”, ma io sono una donna che si muove solo dopo molto apprendimento e questo rito si ripropone nella mia vita quasi con cadenza ritmica

La persona che lo richiede viene accompagnata verso un profondo processo di morte spirituale prima e una vera e propria rinascita spirituale poi

Il tutto accade in uno ambiente protetto e appositamente creato dove l’apprendista sciamano/a con pazienza e maestria sa accogliere, creando un avvolgente spazio di amore.

È indispensabile che lo/a sciamano/a sia in grado di   accompagnare e sorreggere i vari processi, deve saper operare quasi in modo chirurgico e con arcana precisione, deve muoversi senza fretta e nel rispetto dell’atto magico che sta compiendo, tutto deve essere accompagnato da una profonda connessione con propri alleati e con le forze universali  per poi riuscire  attivare una vera e propria rinascita spirituale.

Roberta Cazzola