westernshamanismLo sciamanesimo appartiene all’umanità intera.

Il sistema di conoscenze del mondo spirituale noto come sciamanesimo è presente in tutte le parti del mondo. Sebbene la parola sciamano derivi dal lemma saman di provenienza tungusa, e per questo si fa molto spesso riferimento allo sciamanesimo proveniente in origine dalle aree della Siberia centrale, la sua base essenziale di conoscenza è diffusa in moltissime popolazioni sparse nel mondo e in popolazioni vissute nel passato. Si pensa che in questa forma sia praticato da più di trentamila anni, e la scienza è orientata a pensare che i ritrovamenti rupestri dell’uomo di cro-magnon, datati appunto 30-50.000 anni fa, siano l’espressione di pratiche spirituali perfettamente inquadrabili nello sciamanesimo come viene conosciuto attualmente.

 

Per questa ragione non ci sono accordanze tra i vari studiosi sulla reale provenienza dello sciamanesimo: è sorto in un punto preciso della terra e poi si è diffuso in tutti e cinque i continenti, oppure è nato spontaneamente ed in maniera indipendente in più parti del mondo, proprio per la presenza nell’umanità di uno strato inconscio di conoscenza comune?

Indipendentemente dalla risposta a questa domanda, che può interessare gli scienziati, ma che non interessa gli sciamani, possiamo affermare che questo patrimonio di conoscenze è veramente legato all’intero pianeta, ed è compito di tutte le culture mantenere, scoprire o riscoprire gli effetti benefici che può portare all’interno nostro sistema di vita: uomini, piante, terreni, acque, …

Noi come uomini occidentali, che proveniamo da una cultura complessa, frammentata, multiforme, abbiamo il dovere di onorate tutti gli uomini che in modo tradizionale praticano lo sciamanesimo. Il rispetto e la gratitudine verso gli attuali sciamani è illimitato, perché senza di loro probabilmente non avremmo potuto riscoprire questo potente sistema di guarigione e di aiuto all’uomo. Dobbiamo essere riconoscenti anche ai loro antenati che hanno tramandato fino ai giorni nostri lo sciamanesimo, ma dobbiamo anche essere riconoscenti ai nostri antenati, coloro che qualche migliaio di anni fa o decina di miglia o solo qualche centinaio di anni fa, hanno coltivato questo sistema di conoscenze nelle nostre terre. In tutta la cultura classica aleggia uno strato sciamanico, dalla cultura dei sogni come potente mezzo di guarigione, agli oracoli, fino agli spiriti che hanno ispirato gli antichi filosofi a sviluppare quelle che sono ancora adesso le nostre basi culturali.

Questa gratitudine e riconoscenza deve però andare oltre la “dipendenza” che in alcuni casi si è creata nella nostra cultura. Come spesso avviene, pensiamo di avere bisogno sempre di “altri” per poter accedere al mondo spirituale. Fino a qualche tempo fa c’erano i sacerdoti delle nostre religioni, per alcuni ora invece ci sono gli sciamani che provengono da zone esotiche.

In realtà buona parte di noi possiede delle doti che potrebbero permettere un accesso diretto al mondo spirituale, senza gli intermediari a cui siamo abituati.

L’essenza dello sciamanesimo è proprio il poter accedere in prima persona a questi mondi ed incontrare le proprie guide o aiutanti spirituali. Perché pensiamo di non essere in grado di fare questo?

Lo sciamanesimo è essere “liberi di percepire” la realtà senza gli effetti della socializzazione, che invece ci addestra per essere completamente fissati nel mondo reale. Questo è anche il motivo per cui  siamo affascinati dagli sciamani provenienti da altre regioni.

Se vogliamo partecipare a questo sistema di conoscenza però non è sufficiente assistere a delle cerimonie, è invece più interessante mettersi completamente in gioco: andare direttamente verso il cielo o dentro alla terra, andare direttamente ad incontrare i propri Alleati, Maestri Spirituali e Animali di Potere.

Gli sciamani hanno a disposizione diversi mezzi per perdere il loro senso di socializzazione ed entrare in quei stati alterati di coscienza che sono così importanti nelle loro pratiche, il tamburo è uno degli strumenti usato con più frequenza in molte parti del mondo.

Il suono del tamburo permette di entrare in uno stato alterato di coscienza che dà l’accesso ai mondi spirituali, e questa è una opportunità che abbiamo tutti, anche noi che siamo abituati alla musica rock.

La Guarigione nella nostra società

Gli sciamani tradizionali operano per portare benessere alla loro comunità, perciò sono anche perfettamente introdotti nel loro ambito sociale. Vivono principalmente in società tribali, dove la cultura viene tramandata spesso oralmente, dove c’è uno stretto legame con il proprio luogo e le proprie abitazioni, dove si vive in simbiosi con la natura, dove le persone sono abituate a trarre sostegno materiale direttamente con il proprio territorio, con gli animali e le piante che vi abitano. Il ritmo della vita è scandito dalle stagioni, ogni stagione richiede un modo diverso di vivere, richiede ritmi diversificati, addirittura le proprietà fisiologiche vengono adeguate in funzione del periodo dell’anno. Queste popolazioni vivono in una comunità molto forte, c’è solidarietà e reciproco sostegno, ci sono i clan famigliari che regolano la vita di tutti i loro membri.

L’ambiente in cui noi viviamo invece è molto diversa, è frammentato, formato da nuclei famigliari ridottissimi, con poca solidarietà intorno, si vive spesso nelle città dove non è possibile stabilire un contatto continuo con la natura, le piante e gli animali. Viviamo in una società orientata al materialismo, dove il possesso di oggetti artificiali sembra poter compensare la mancanza di veri rapporti umani, dove la comunicazione avviene in maniera impersonale attraverso i giornali e la televisione, dove tutto si acquista e dove soprattutto viene delegato a specialisti il sapere essenziale per la nostra sopravvivenza. Troviamo specialisti in tutti i campi, a cui abbiamo affidato i nostri poteri più profondi, come ad esempio la nostra salute.

Lo sciamanesimo per essere veramente efficace nelle persone che appartengono al nostro ambito sociale deve avere una notevole consapevolezza dell’ambiente in cui opera.

Le malattie moderne hanno radici molto profonde che penetrano nella nostra società, pensiamo ad esempio alla depressione che colpisce in maniera endemica buona parte della nostra popolazione: per potere operare con efficacia nella guarigione è necessario facilitare il cambiare radicale alla propria vita, e per fare questo è necessario un approccio che possa ispirare le persone al cambiamento.

Nelle nostre vite complesse abbiamo bisogno di sistemare parecchi tasselli per ottenere la guarigione, e questo va sostenuto in modo appropriato. Lo sciamano può avere questo ruolo di consigliere e di sostegno al cambiamento, proprio come avviene nelle società tradizionali.

I mezzi che usa devono derivare dalla sua esperienza spirituale sul campo, che devono essere comprensibili e facilmente applicabili nelle persone normali.

Per questo motivo affermiamo che è importante la pratica all’interno della nostra società, svolta da persone che sono in grado di condividere le stesse credenze, gli stessi usi e costumi.

Un grande esempio di come si può evolvere lo sciamanesimo nella nostra cultura ci viene dato da Sandra Ingerman, che ha sviluppato un sistema sciamanico molto articolato per aiutare le persone a superare i traumi vissuti durante la loro vita. Ha adattato una pratica di guarigione molto antica, come il Recupero dell’Anima, in modo da renderla efficace e comprensibile  alle persone che appartengono alla nostra società. Con l’aiuto dei suoi spiriti e con l’esperienza di migliaia di casi ha ampliato tutta una serie di lavori di integrazione, per aiutare le persone nel ricostruire la loro vita, per non rimanere ancora una volta intrappolati nei traumi del passato.

Per noi è già un grande risultato avere in famiglia una persona che ci possa sostenere, spesso invece succedete che dopo una seduta sciamanica ci si ritrova a casa da soli, sempre con gli stessi problemi, ancora nello stesso ambiente, stessa stanza, stesso condominio, stesse persone indifferenti intorno. Per uscire veramente dalle malattie gravi invece è necessario il reale sostegno di altre persone e della comunità. Lo sciamano può essere d’ispirazione, può fornire strumenti utili affinché la persona possa uscire dalle gabbie sociali che si era costruita in precedenza.

Le pratiche sciamaniche si associano spesso a rituali complicati, esotici e spesso incomprensibili, perciò potrebbe risultare difficile pensare che lo sciamanesimo possa essere utile ed applicabile durante la giornata dell’uomo o donna occidentale.

In realtà noi, persone del XXI secolo siamo afflitti dai dubbi, dalle angosce, dai desideri, dalle emozioni proprio come l’uomo di due o tremila anni fa. Se leggiamo una tragedia classica, ci possiamo perfettamente identificare con essa, nella parte che riguarda i sentimenti ed i meccanismi interiori che scaturiscono dal nostro animo.

A me fa sempre impressione leggere qualche cosa scritto alcune centinaia o migliaia d’anni, magari in un’altra parte del mondo, e comprenderlo dal più profondo di me. È come se fosse rimasta nella mia parte più interiore quella parte d’umanità che indipendente dal tempo e dallo spazio. Ce l’ho anche adesso,a che se sono attorniato da computer, anche se per muovermi uso l’auto e non più i piedi, anche se vivo in una casa che mantiene quasi sempre la stessa temperatura sia d’estate che d’interno, anche se tutta la mia parte esteriore, corporea, è immersa in un contesto completamente diverso da quello che poteva essere qualche secolo fa.

Come posso parlare efficacemente a questa parte di me, che al di fuori dello spazio e del tempo che conosco?

L’uomo anche adesso ha delle spinte verso il mondo spirituale, esoterico, misterioso, che non può fare a meno di ignorare. Per questo motivo integriamo la nostra vita materiale con altri aspetti, quali ad esempio la visone di un film, oppure l’ascolto della musica, che ci portano in modo inconsapevole verso altre sfere della nostra esistenza. Per alcuni la fuga verso questi mondi “immaginari” è sufficiente per placare le angosce quotidiane, ma solo per qualche ora, o qualche giorno, a seconda dell’intensità, ma dopo tutto ritorna come prima, e l’uomo è immerso nelle sue paure ed angosce, che assorbono buona parte della sua energia emotiva nel vano tentativo di assecondarle, ignorarle o cercando di placarle utilizzando altri mezzi, altre fughe verso l”immaginario”.

Fino a qualche tempo fa le Religioni sono state l’approccio più efficace per veicolare queste emozioni, queste spinte interiori, verso forme accettate dalla società.

Con il progresso che ha portato la maggioranza delle persone a credere pienamente nelle proprie capacità razionali, con l’educazione diffusa che ha portato una maggiore conoscenza del cosmo in cui viviamo, le persone non sono più disposte a delegare ad altri le loro conoscenze e le loro esperienze sia materiali che interiori o spirituali. Per molti anche la scienza e l’economia, che sono i due maggiori sistemi di credenze che si sono sostituiti alla religione, stanno lasciando un grande vuoto dietro.

Il vero spirito scientifico, che è in definitiva quello del "cimento” come diceva Galileo Galilei, è oramai permeato nelle nostre coscienze ed è diventata una condizione irrinunciabile per tutto quello che facciamo.

In qualche modo l’essenza dello sciamanesimo si rifà allo spirito scientifico primordiale, perché afferma che è solo ciò che si sperimenta in modo diretto che acquisisce una certa validità.

Lo sciamanesimo non delega ai Sacerdoti delle Religioni il contatto diretto con il mondo invisibile, pretende di partecipare direttamente al gioco del mondo che si sta svolgendo nella sfera dell’invisibile e del visibile, così da incontrare, conoscere e gestire le angosce e le gioie quotidiane. L’accesso diretto ai mondi spirituali permette di riempire il vuoto che altrimenti si forma nella propria esistenza, di vedere e vivere la vita in modo completo, come diceva Carlos Castaneda, ciò che percepiamo normalmente è quello che ci sta dentro ad un tavolo (l’isola del Tonal), mentre con lo sciamanesimo siamo in grado di percepire tutto quello che sta al di fuori di quel tavolo.

L’ampliamento della realtà sperimentata e percepita direttamente permette di accedere alle fonti infinite di conoscenza e saggezza, quella conoscenza silenziosa con cui l’umanità in modo consapevole ma molto più spesso inconsapevole si è da sempre alimentata.

Lo sciamanesimo è la via della creatività, in tutti i campi, senza limitazioni di alcun tipo.


Lo stato proprio della nostra esistenza è vivere in perfetta salute fisica, mentale, emotiva e sociale per tutto il tempo. La malattia è invece uno stato di emergenza, di richiamo, di portare l’attenzione verso qualche cosa che non va nel nostro mondo.

Lo sciamano si rifà sempre al tempo in cui gli uomini erano in diretto contatto con le forze dell’Universo e perciò viveva sempre i perfetta armonia con tutti gli elementi, naturali e soprannaturali.

In quel caso non c’era posto per le malattie, le sofferenze, il dolore, queste condizioni erano segno di squilibrio, che non possono esistere nelle condizioni ideali.

Nella nostra società la malattia viene affrontata al momento della sua manifestazione esteriore, ad esempio quando c’è dolore, disfunzione fisiologica o altro, ma difficilmente viene vista come l’espressione di una pregressa disarmonia a livello spirituale.

Per lo sciamano invece tutte le malattie devono prima essere risolte a livello spirituale, per ottenere la loro guarigione nel mondo fisico.

Nelle società tradizionali c’è invece la tendenza a risolvere subito la malattia a livello spirituale, prima che questa si manifesti a livello fisico. Per questa ragione viene ad esempio fatta la cerimonia del recupero dell’anima entro tre giorni dal trauma subito, per questo i bambini, ma anche gli adulti hanno continue possibilità per esprimere i loro talenti naturali. Spesso viene data la “medicina” sotto forma di un sasso, di un bel panorama, di un’acqua cristallina, di un sole caldo, oppure di altri elementi che agli occhi degli occidentali non hanno alcuno scopo terapeutico sul piano fisico.

Nella nostra cultura invece prevale la maschera sociale, che ci rende insensibile ai sottili cambiamenti che avvengono nel nostro spirito, ci rende sordi ai bisogni sottili del nostro spirito e ci rende spesso impossibile l’espressione dei talenti naturali che abbiamo.

Eppure il fine ultimo della nostra società è quello di rendere libero l’uomo dai condizionamenti della natura, dalle costrizioni fisiche del dolore, della fame, della sete, del caldo, del freddo, da tutto ciò che gli impedisce di esprimersi nel modo più profondo e completo.

La nostra vita invece è costellata di lavori che non piacciono, di relazioni che non soddisfano, di spazi che non fanno stare tranquilli: in definitiva ci sono tutte le condizioni esistenziali per causare ogni tipo di malattia.

La pratica dello sciamanesimo può essere invece uno strumento utile per andare oltre il concetto della malattia e della guarigione, per aiutare ogni individuo a crearsi un suo lavoro perfetto, le sue relazioni perfette ed abitare nei suoi spazi perfetti. Questo è il vero fine ed il compito che abbiamo la possibilità di svolgere egregiamente. La nostra società in un certo senso è molto evoluta, è riuscita a patrimonializzare le conoscenze di milioni di persone di epoche diverse, abbiamo una quantità immensa di saggezza disponibile qui ed ora.

Da un certo punto di vista potrebbe anche essere facile affrontare questo tema, molte persone lo stanno già facendo. Abbiamo superato i limiti che i nostri antenati avevano, per quanto riguarda i bisogni materiali, mai come in questa epoca e nei nostri paesi risulta facile il soddisfacimento dei bisogni primari, ed abbiamo sempre più tempo disponibile che potrebbe essere utilizzato per riportare armonia e benessere, interiore e fisico.

L’uso di questa energia disponibile viene invece condizionata verso direzioni che non hanno niente a che fare con la libera e consapevole espressione della persona. Ci sono riti collettivi che non hanno alcun valore spirituale, che invece fanno leva sulle emozioni forti dell’individuo, facendolo coinvolgere in attività che sicuramente non sono benefiche sotto nessun aspetto. Non voglio fare degli esempi negativi, ma basta leggere un giornale per capire dove è posta e dove è veicolata tutta la nostra energia.

Lo stare in uno stato di perfezione divina invece è il modo migliore per vivere la propria vita in modo tale che non ci sia posto per dolori, sofferenze e malattie.

Lo sciamanesimo è un elemento di stimolo, per aiutare le persone ad esprimere le proprie capacità creative, per veicolare l’energia vitale verso attività che sono in perfetta armonia con la parte spirituale, interiore. Esprimere liberamente la propria energia, al di là dei condizioni sociali, è anche il bisogno più impellente che abbiamo, lo scopo ultimo è quello di creare le condizioni per andare oltre ogni tipo di malattia, portare la guarigione prima che la malattia si manifesti fisicamente